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Data dell’escursione | 23.10.2021 |
Tipologia | Circolare |
Tempistiche (senza pausa) | circa 04h00 |
Lunghezza | 12km |
Dislivello | +785m/-785m |
Mezzi di trasporto | Questa passeggiata non prevede l’uso dei mezzi di trasporto pubblici. |
Posteggio | Clicca qui per aprire Google Maps Alpe di Cadinello 6517 Arbedo-Castione La strada che da Roveredo (GR) sale verso i Monti di Laura è gratuita, a tratti un pochino brutta ma non dovrete pagare il pedaggio. Se salite invece da Castione-Arbedo c’è la barriera dove dovrete avere due monete da CHF 5.- con voi (totale CHF 10.-) per poter aprire la sbarra e passare. |
Bambini | Ragazzi dai 10 anni in su abituati a camminare faranno questa passeggiata tranquillamente. Per i più piccoli magari si può adattare il giro, non toccando la Cima di Cugn ma salendo solo al Mot della Cros e poi seguendo la prima segnaletica verso la Capanna Gesero. Il giro si presenterebbe più corto con meno dislivello. |
Acqua | Poca sul percorso per i cani (qualche ruscello in zona Alp d’Albion e tra Biscia e la Capanna Gesero vecchia) e per gli umani non c’è. Portare sufficiente acqua per cani e umani. |
Informazioni utili | La passeggiata è semplice e con poco dislivello nel suo complesso, è ben spalmato sul percorso. La Cima di Cugn è facile e volendo se avete tempo potrete salire anche sulla Marmontana a 2’315m. |
Cani in Capanna Gesero | Ho provato a contattare i gestori per informazioni e mi è stato comunicato che un posticino al chiuso ci sarebbe stato ma bisognerebbe verificare bene, perché non sono stati chiari sul dove esattamente. Inoltre la vecchia Capanna Gesero chiude il 31.10.2021 e verrà inaugurata nella prossima stagione la nuova Capanna, magari lì hanno previsto una stanzetta per cane/padrone o altro… noi ci speriamo sempre <3 |

Se questi sentieri potessero parlare, racconterebbero storie di ordinaria follia.
È tantissima la storia che varca i confini della Linea Insubrica, iniziando da racconti che datano circa 800 d.C., passando per il medioevo ed arrivano ai giorni nostri, di contrabbandieri ai tempi di Mussolini.
Il passo del San Jorio e la zona del Gesero sono sempre stati contraddistinti da mercanti e contrabbandieri che puntualmente s’inerpicavano lungo le valli con in spalla riso o sigarette da smerciare ai propri vicini nonché un’importanza strategica in quanto collegava il “territorio Ticinese” al Ducato di Milano.
Senza contare che Mussolini stesso, prima del suo assassinio a Giulino, aveva l’intenzione di dirigersi proprio verso la Svizzera (dal Passo stesso forse) proprio perché la zona offriva una possibile via di fuga facile e veloce verso il nostro paese.
QUANTA STORIA <3
Infatti ho spesso sentito parlare della zona del San Jorio e in una giornata dov’ero sola e non me la sentivo di andare in alta montagna, fare due passi tra Ticino, Grigioni ed Italia era proprio quello che ci voleva!

Il mio punto di partenza è l’Alpe di Cadinello, in territorio Ticinese ma decido subito di varcare il confine ed iniziare la mia escursione verso i Grigioni, seguendo le indicazioni per il Passo del San Jorio e Laghi della Boga.

In autunno questo sentiero è coloratissimo.
I larici giocano con sfumature che passano dal verde scuro all’arancione per poi diventare gialli ed infine perdere i loro aghi.
C’est magnifique!

Qua e là troverete qualche scultura di legno intagliato, come questo incrocio tra un orso (guardate i piedi) ed una donna dal bikini giallo.
Gusti a parte, continuiamo su questo bellissimo sentiero che ci porta ad un bivio (foto sotto).
Qui a dipendenza della vostra fretta, da chi siete accompagnati oppure dalla vostra voglia di scoprire un nuovo punto panoramico, potrete salire al Mot della Cros.
Non ho purtroppo fotografie della vista in quanto io ero di fretta 🙂 la sera mi aspettava la partita dell’HCAP ad Ambrì ed avevo i minuti contati.
Mi farete sapere voi se ne vale la pena!

In estate penso che questi sentieri ed in generale questa Vallata pullulano di bestiame.
Infatti ho trovato questo periodo il migliore in assoluto per un’escursione, ero completamente sola, circondata solo da vegetazione!

Proseguendo per il facile sentiero che porta sotto la Cima di Cugn, noterete che non è proprio evidente rimanere sui propri passi.
Il sentiero è segnato bianco-rosso-bianco ma a tratti i segni si mimetizzano con il paesaggio tutt’intorno.
Ci sono molte tracce che portano in svariate direzioni, alcune non segnate, fate solo “attenzione” ma se seguite i segni bianco-rosso-bianco arriverete sotto la Cima di Cugn, alla casermetta!

Per salire alla Cima di Cugn dovrete raggiungere il cartello escursionistico con l’anticima: la Cima di Gugn (con la G) a quota 2’194m e noterete che un piccolo sentiero non marcato vi porterà in circa 10-15 min in vetta al Cugn.
Guardate la fotografia qui sotto, Argo vi mostra una piccola parte di sentiero:

Adesso guardate bene la cartina e vedrete che la Cima di Gugn (l’anticima della Cima di Cugn) è il punto più ad oriente del Ticino!
Quanti di voi se ne sono accorti???

Dalla Cima avrete una vista magnifica sul territorio Mesolcinese, sul Lago Maggiore e la regione del Lago di Como.
Non da meno, la Cima è bella ampia quindi avrete spazio per un bel picnic oppure per piazzare la vostra tenda ed ammirare tramonto e alba.
Sono sicura che la luce da lassù è spettacolare!
Per chi volesse salire alla Marmontana (la montagna che sta guardando Naìra nella fotografia sopra) dovrete solo scendere in direzione Nord-Est e prendere il sentiero che vi porta in cima.
Qui vi consiglio di calzare scarpe con una suola che abbia abbastanza grip in quanto camminerete prevalentemente su erba, e quando è secca si scivola, con poche possibilità di appiglio.

Scendiamo dalla Cima, raggiungiamo il casolare, scendiamo dallo stesso sentiero fino ad arrivare alla prima via che incontriamo alla nostra sinistra e la percorriamo fino ad arrivare al prossimo cartello escursionistico che indica “Capanna Gesero”.
Sconfiniamo un’altra volta, ma verso il Ticino e ci addentriamo in un bellissimo sentiero panoramico, dove alla nostra sinistra avremo la Val Morobbia, alla destra la Cima delle Cignogne ed il Corno del Gesero, davanti a noi invece la foce del fiume Ticino <3
Un magnifico percorso rovinato dai pali della corrente, qualcosa da me molto odiata in montagna.

Dopo circa 30-40 minuti di cammino, arriviamo a Biscia, dove hanno ultimato la costruzione della nuova Capanna Gesero.
Appena farete questa escursione, lascerò a voi giudicare la posizione ed il contesto in cui è stata costruita.

Il tempo di scattare una fotografia, ero già in ritardo e poi a corsa giù per la strada sterrata che ci porta fino alla Vecchia Capanna Gesero.

(PS questa non è la vista dalla Vecchia Capanna Gesero ma dal versante opposto,non ho ancora scaricato le fotografie dalla Nikon)
Purtroppo non ho avuto tempo di fermarmi un Capanna per una Gazzosa ed una fetta di torna, un vero peccato.
Sono subito tornata all’automobile, che distava 15 minuti a piedi (ed in salita).

Finiamo la nostra gita con due cani stanchi e felici <3
Per quanto riguarda me beh, una passeggiata che sicuramente rifarò dato che mi sono persa i Laghi della Boga e la Marmontana, due luoghi che mi sarebbe piaciuto tanto vedere ma che fortunatamente non scappano!

Cari amici di 8zampeontheroad, grazie mille per la vostra visita e spero di “vedervi” presto sempre qui, nel nostro sito, oppure su Facebook o Instagram 🙂
Auguro a tutti tantissime e bellissime avventure,
Stephanie, Argo&Naìra