Capanna e Lago Barone (2’391) – Val Vegornèss

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Data dell’escursione20.08.2023
Quando andare?tra inizio giugno e fine settembre, neve permettendo anche fino a fine ottobre ma scordatevi il bagno al lago 🙂
DifficoltàT3
Tempistiche (senza pausa) A/R 6h30 min. da Cabioi
(da Sonogno calcolare 1h e 30 in più)
Lunghezza15 km
Dislivello +/- 1350 m
Copertura telefonoAssente per tutta la durata dell’ escursione
Mezzi di trasportoDalla stazione di Tenero prendere il bus n° 321 e scendere a Sonogno.
PosteggioClicca qui per aprire Google Maps
Non c’è indirizzo:
Percorrere tutta la Valle Verzasca fino ad arrivare a Sonogno ai posteggi municipali, entrare nei posteggi per poi svoltare a destra per Cabioi.

A Cabioi troverete un posteggio ricervato a chi raggiunge la capanna Barone, viene richiesta una piccola offerta di CHF 5.-, pagamento a contanti in una cassetta di metallo (un po’ arrugginita a dire il vero). Oppure potete fare un’offerta direttamente in capanna con i metodi di pagamento soliti (cedolino o contanti).
BambiniEscursione molto lunga ed impegnativa.
Noi consigliamo solo a ragazzi dai 12 anni in su abituati a camminare.
CaniAdatta a cani di tutte le grandezze.
È sempre consigliato valutare le capacità e l’età del proprio cane.
Tenete presente che è una passeggiata lunga e impegnativa malgrado il sentiero semplice.
AcquaLungo tutto il percorso per i cani ci sono piccoli fiumiciattoli, inoltre il fiume vi seguirà per gran parte del tragitto.
Per noi bipedi meglio portare TANTA acqua, la prima e unica fontana la troverete in capanna.
Informazioni utiliPasserete in mezzo a mucche e maiali, non dategli cibo e tenete i cani al guinzaglio.
Attenzione al laghetto, abbiamo trovato parecchi vetri rotti lasciati da persone maleducate.
Cani in Capanna
Capanna Barone
La Capanna Barone non accetta cani al suo interno, solo nella piccola corte esterna (dotata di cancelletto)
Nel dubbio prendete sempre contatto prima con i gestori.

La Capanna non è custodita ed è dotata di rifugio invernale.

Domenica di canicola, voglia di muovere un po’ queste gambine è tanta e visto gli innumerevoli 1000 impegni questa stagione, abbiamo macinato pochi km.
Ed ecco che subito trovo un laghetto in cui pocciare i piedi 🙂

La parte più difficile? Convincere Martino ad alzarsi ad un orario improponibile.
Visto il caldo ce l’ho fatta facilmente a convincerlo e alle 6:30 siamo in auto, direzione Cabioi (Val Verzasca, più precisamente Val Vegornèss).

Graziosissimo e caratteristico paesino, proprio dietro di noi un posteggio delimitato da uno steccato per chi è diretto alla Capanna Barone (o alla Capanna Cognora, questa però la facciamo un’altra volta).

Il posteggio è PIENO quindi chiediamo di lasciare l’ auto lungo il fiume, naturalmente pagando i nostri CHF 5.-.

Pronti, Partenza, Via! Il sentiero è uno, e ben segnalato, quindi con i nostri 16 gradi partiamo più carichi che mai.

Un primo tratto fresco, umido e ombreggiato, ma sappiamo che durerà poco e quindi zitti, a passi lunghi e ben distesi approfittiamo del momento, il fiume ci seguirà per tutta la passeggiata e questa è una cosa che mi gasa molto: pozze e cascate a gogo!!!

Come previsto il sole ci ha raggiunti presto, quindi approfittiamo di ogni piccolo o grande corso d’ acqua per far bere e rinfrescare Lea (che sembra patire meno di noi comunque).

Il sentiero è semplice e non nasconde difficoltà, se non la lunghezza, e in questo caso il caldo: dopo il primo alpeggio (quello dei maiali e delle mucche) non troverete più un angolo di ombra.

La Val Vegornèss è un bellissimo falso piano e fino a Corte della Pianca, non ci si accorge nemmeno dei km e del dislivello fatti fin lì.

Poco invitante?! Nah…solo un po’ faticoso, ma con tanta acqua, qualche pausa frutta e questa vista, abbiamo superato anche questa.

Tornando alle mucche non ci siamo nemmeno accorti che ci fossero, erano accaldate e vicino al fiume anche loro, ma soprattutto…senza vitelli, quindi via libera.

In realtà la bandiera sventolante della capanna si fa vedere molto più presto del previsto, ultimo sforzino sulle rocce traballanti ed eccoci arrivati.

Infatti dalla Corte di Fondo, il sentiero inizia ad arrampicare e si prende quota velocemente fino ad arrivare proprio davanti alla Capnna Barone!

Decidiamo di fermarci per il pranzo, così da avere un po’ di ombra in questa giornata “infernale”.

I cani non hanno accesso alla capanna, ma tra questa e il rifugio invernale c è una piccola corte dotata di cancelletto con panchine e bagni.

Cambio volante di vestiti (ormai fradici), ricarica borracce e non perdiamo tempo per ripartire in direzione del lago Barone che dista ancora ad un’ oretta.

Salita leggermente più impegnativa rispetto a prima (o forse tanta stanchezza addosso), ma dopo l’ ennesima collina ecco che ci si apre davanti un ENORME lago, direi che siamo arrivati.

Un gentil signore ci consiglia di proseguire verso il Pizzo per vedere la sua caratteristica forma a cuore, ma le nostre gambe e il nostro fiato non reggono abbastanza e rinunciamo.

Qualcuno ne approfitta per un bel pisolino, mentre io come al solito in giro a fotografare tutto quello che mi capita a tiro.

Ragazzi fate attenzione, perché abbiamo trovato vetri e lattine rotti dentro e fuori dal lago (fortunatamente pochi, ma presenti).

Ebbene si, anche se purtroppo senza documentare ci siamo pocciati fino al collo!

Impossibile non farlo, anche se l’ acqua vi assicuro è qualcosa di glaciale. Premessa: niente tuffi o cose incoscienti, lo sbalzo termico sarebbe troppo. Comunque qualcosa di rigenerante e che ci carica per la discesa.
E per sbalzo termico intendo anche per i cani!
Cercate di rinfrescarli prima e poi fateli entrare in acqua, anche loro posso prendere colpi di calore.

Eccovi qualche foto di lago e discesa.

Una passeggiata che consigliamo, noi contenti di essere partiti presto, e ancora di più di aver trovato tanti punti rinfrescanti per Lea, altrimenti avremmo fatto dietrofront a metà salita, perché malgrado i 2000 e passa metri le temperature erano alte, altissime. Ci teniamo a ricordare quanto è importante conoscere il proprio quadrupede (e il proprio corpo) e capire quando è il caso di continuare o di lasciar perdere.

Avete capito?! 🙂 .

Da Arianna, Martino e Lea per oggi è tutto! Ora tanto riposo, così da caricarci per la prossima avventura!

PS per chi desidera conoscere più a fondo la meravigliosa e storica Val Vergornèss, consiglio di visitare questo sito:
Vegornèss – Viaggio nel tempo — Museo Val Verzasca

Inoltre, nota importantissima per gli amanti del formaggio:
Ad inizio Val Vegornèss potreste incontrare tantissime caprette felici che scorazzano per i verdi pascoli della valle. Ebbene molte di queste capre appartengono all’Azienda Agricola e Caseificio Patà.
Stephanie e Simone acquistano regolarmente i loro OTTIMI büscion di capra (formaggio fresco) e la forma di raclette con latte di mucca.
Hanno a disposizione un self-service con pagamento contati o TWINT ma potete sempre contattarli telefonicamente per chiedere di riservare le loro specialità.
Eccovi le info:
Azienda agricola e caseificio F. e C. Patà – Sonogno

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