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Data dell’escursione | Stephanie: 23 agosto 2021 Arianna: 10 ottobre 2021 |
Tipologia | Circolare |
Tempistiche (senza pausa) | 02h00 |
Lunghezza | 7km |
Dislivello | +320m/-320m |
Mezzi di trasporto | Per questa escursione non è previsto l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici. |
Posteggio | Clicca qui per aprire Google Maps |
Bambini | Ma certamente, questa passeggiata è adatta a tutta la famiglia. |
Acqua | L’acqua è molto fredda ma c’è per i cani (se abituati a gelide acque). Per noi invece è meglio portarla! Anzi, un bel tè caldo e dell’acqua in borsa sarebbero perfetti 🙂 |
Informazioni utili | La Regione del Naret è molto fredda e ventosa, anche in estate. Controllate bene la meteo e munitevi di giacca a vento, piumino, guanti ed eventualmente (in estate) dei pantaloni lunghi nello zaino di riserva. Avere qualche indumento in più, caldo, non fa mai male. |

L’idea di entrambe (Stephanie e Arianna) era giungere alla Capanna Cristallina dalla Diga del Narèt, magari salire alla Cima Cristallina e tornare a casa felici, appagate e stanche.
Molto spesso però le nostre attività in montagna e alta montagna sono vincolate dalla meteo e dai fenomeni atmosferici che possono divenire pericolosi e piuttosto che cimentarsi in situazioni scomode, si torna indietro.
Ecco perchè oggi vi presentiamo: un semplicissimo giretto al Lago del Narèt <3

Meteorologia Alpina
Prima di passare alla passeeggiata vera e propria (che è un breve racconto) vorrei aprire una piccola parentesi sulla meteorologia alpina.
I pericoli in montagna sono svariati ma vanno suddivisi in due categorie:
Pericoli diretti
- Nebbia
- Freddo improvviso
- Pioggia o diluvio
- Neve
- Vento
- Sole
- Caldo
- Fulmini
Pericoli indiretti
- Caduta di sassi
- Acqua torrenziale
- Ghiaccio
- Valanghe
- Slavine
- Colate detritiche
- Frane
Tutti questi eventi meteorologici citati non si posso cambiare per ovvi motivi, ma possiamo quantomeno prevenirli o conoscerli per evitare brutte sorprese.
Ma come?
A casa: controllando il bollettino meteo, pianificando la gita, facendo mente locale su chi ci accompagna (se è in grado di intraprendere il percorso scelto, soprattutto in situazioni come i pericoli diretti).
In zona: Un altro buon 20% viene eliminato arrivati alla partenza, osservando attentamente il cielo, scrutando il terreno e poi man mano che si arriva verso la propria meta, continuando a controllare.
Sul posto: Quando sarete arrivati alla vostra meta, osservate attentamente le condizioni meteo per poi intraprendere la discesa e optare se fare il giro a cerchio che tanto desideravate fare oppure tornare sui propri passi.
☛ Come mai vi dico questo? ☚
Io, quando sono andata al lago del Narèt con mia mamma non ho controllato MINUZIOSAMENTE la meteo e siamo arrivate impreparate. Erano 0 gradi con vento da Nord e terreno molto umido. Entrambe avevamo vestiti troppo leggeri e scarpe inadatte alle temperature. Infatti io ho strambato e a mia mamma mancava la giacca a vento: abbiamo fatto solo il giro del Lago.
Arianna invece voleva andare in Cristallina ma arrivata al Passo del Narèt, si è trovata neve e ghiaccio ad attenderla ed è tornata sui suoi passi.
Probabilmente se avessimo controllato meglio la meteo, saremmo andate da qualche altra parte e ci saremmo godute una giornata… più calda! 😀
In montagna è richiesta la capacità di:
✔ Rinunciare ad una gita pianificata
✔ Cambiare obiettivo o itinerario
✔ Affrontare un ritorno prematuro
Se vi interessa un articolo più dettagliato sull’argomento, scrivetelo nei commenti oppure inviateci un mail a info@8zampeontheroad.ch e provvederemo a redigere un articolo più approfondito insieme ad un esperto del settore.

100 sfumature di turchese e sponde ghirlandate di Pennacchi di Scheuchzer.
Potrebbe essere il titolo della nostra piccola escursione intorno ai Lago del Narèt.
La regione del Narèt, per quanto lontana sia per chi, come me o come Arianna, arrivano dal Sotto Ceneri, è accessibile a tutti con una comoda (ma a tratti stretta) strada carrozzabile che vi porta dritti dritti sopra la diga.
Come vi accennavo, l’idea era quella di arrivare in Capanna Cristallina in quanto via più vicina, adatta a tutti gli escursionisti, ma vento da nord, neve e ghiaccio hanno bloccato la nostra escursione.
Ecco che quindi vi propongo o meglio, vi proponiamo una passeggiata adatta a chi non ama camminare, ma vuole ammirare paesaggi mozzafiato!

Lasciamo l’auto dopo la diga ed inizialmente costeggiamo il Narèt sulla strada sterrata fino alla fine, dove sarete obbligati a scegliere la vostra prossima meta 🙂
Per farla breve, noi sceglieremo il sentiero sulla destra che indica Lago del Corbo – Passo del Narèt.
La regione del Narèt è una pozza unica, fatta di laghi, laghetti, dighe, ruscelli e sorgenti.
Un vero paradiso, tant’è che assomiglia moltissimo all’Islanda.
Al Sasso del Corbo è d’obbligo fare qualche altra fotografia ed ammirare il paesaggio!

Continuando sul sentiero, arriviamo al vero e proprio Lago del Corbo.
Tra l’estate e l’autunno, questo laghetto viene sommerso dai Pennacchi, mille-mila batuffoli bianchi circondano questo carinissimo laghetto.
Sbizzarritevi con le fotografie perchè tra tutti i laghetti alpini visitati, questo è quello che ne “produce” di più!

Dopo il lago del Corbo, si prosegue sul sentiero, a tratti paludoso ma facilmente visibile e percorribile.
In breve arriviamo ad un punto panoramico sul Lago del Narèt, un punto proprio centrale e fotogenico, perchè questa passeggiata sarà fatta di pause, scatti e relax!

Seguendo il sentiero, finiremo il nostro breve ma appagante giro del Lago del Narèt, pronti per un bel pic-nic con vista oppure per tornare verso Fusio e fermarci in un qualche Grottino per strada.
Eccovi qualche idea:

La nostra breve visita in Val Sambuco e Val Lavizzara termina qui.
Se non siete sicuri sulle condizioni della strada per raggiungere il Lago del Narèt,
chiamate Meteo Svizzera
058 460 92 22
Ciao amici,
Alla prossima avventura
Arianna, Lea
Stephanie, Argo e Naìra