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Data dell’escursione | 19.05.2021 |
Tipologia | Lineare Per un giro a cerchio, potete partire da Mornera, passare dalla Capanna Albagno, Gaggio, Albagno e ritornare dal lato della Valle di Gorduno. |
Tempistiche | ~06h00 |
Lunghezza | ~ 13km |
Dislivello | +1’250/-1’250 |
Mezzi di trasporto | Questo giro non è provvisto di bus, treno o altri mezzi di trasporto pubblici. |
Parcheggio | Clicca qui per aprire Google Maps Bedretto 6518 Gorduno |
Bambini | Passeggiata non adatta ai bambini |
Acqua | Fontane non funzionanti, portare con sé abbastanza acqua, almeno fino alla Capanna Albagno. Per i cani sul percorso da Bedretto alla Capanna Albagno è presente, c’è una sorgente sotto la Capanna che scende poi verso la Valle di Gorduno e lo si incrocia per ben 3 volte. |
Informazioni utili | ATTENZIONE: Per salire ai Monti di Goduno, Bedretto e gli altri Monti da Gorduno dovete possedere una carta giornaliera, acquistabile in diversi punti: Punti Vendita Giornaliere Monti di Gorduno – Patriziato di Gorduno (patriziatogorduno.ch) Orari per l’acquisto delle giornaliere |
Cani in Capanna | Capanna Albagno: I cani sono ben accetti ma non possono entrare all’interno della struttura. Un posto al caldo e comodo è comunque assicurato. I cani dormono separati dal padrone in una struttura a parte! |

Vi è mai capito di guidare, oppure essere passeggeri in automobile, viaggiare con treno o bus, ammirare il paesaggio e dirvi: voglio andare proprio lì?
Giornalmente per me sono quasi 140km di tragitto andata e ritorno per andare a lavorare.
Quasi due ore di strada circondata da boschi, città, montagne e paesi.
In queste due ore, oltre a guidare, guardo il paesaggio e scelgo le mie prossime mete.
La maggior parte dei miei itinerari nasce così, spontaneamente, ed il Gaggio è uno di questi.
Fateci caso la prossima volta: dopo (o prima) dell’uscita Bellinzona Nord, tra Gnosca e Preonzo, vedrete proprio il suo crocione imponente che cura la vallata!

Nel nostro blog è già presente la versione lineare che parte da Mornera, una versione leggermente più facile con 950m di dislivello e 10km.
Questa che vi propongo invece è un pochino più impegnativa ed inoltre non è accessibile con i mezzi di trasporto pubblici bensì, dovrete prendere la vostra automobile!
Noi decidiamo di percorrere questa via, meno frequentata, quella che parte dai Monti di Bedretto sopra Gorduno, attraversa l’Alpe Arami e si inerpica su per la Valle di Gorduno. Abbiamo optato per una nuova versione, da poter condividere con voi e quindi:
SOTT A CÜ BIOTT!

Monti di Bedretto -> Alpe Arami
Si raggiunge l’Alpe in poco meno di 20 minuti a piedi e vale la pena soffermarsi a leggere i cartelli posti prima di entrare in questa distesa verde e magnifica.
Fino a pochi anni fa era un’alpe abbandonata ma che grazie a persone volenterose, hanno rimesso in sesto un vero e proprio gioiellino!
Un’altra informazione interessante riguardo all’Alpe Arami è la formazione di rocce preziose che, ai tempi che furono, vennero scambiati per diamanti dal Corriere della Sera.
Pietre preziose si, ma perché arrivano da una profondità di quasi 480km sottoterra, quasi follia!
Insomma, il rubino di Gorduno è talmente fragile che non è possibile lavorarlo e renderlo una pietra da taglio ma rimane comunque una particolarità unica per la nostra regione.

La nostra gita continua, dall’Alpe Arami continuiamo vero l’Alpe di Croveggio.
Alcuni punti del sentiero sono un pochino esposti, nulla di pericoloso ma se avete cani che tirano oppure avete un passo insicuro,
aggrappatevi bene alle catene poste a lato montagna.

Alcuni punti invece non hanno catene ma sono abbastanza ripidi.
Io ho preferito lasciare liberi i cani e camminare con passo sicuro!

Altri passaggi invece, come in questa foto, attraversano fiumi.
Mi raccomando, scarpe impermeabili (goretex) sono essenziali per queste tipologie di escursioni.
Mai avere i piedi bagnati!

E finalmente, dall’Alpe di Valsecco iniziato ad intravedere la nostra meta, anche se ancora molto lontana!

Vedete questa “bella” slavina in fotografia?
In questo periodo (aprile-maggio) sono molto frequenti, ancor più con torrenti o fiumi che passato inosservati al di sotto.
Fate sempre molta attenzione!
Con i vostri bastoni da trekking cercate sempre di testare la neve: se molle, se potrebbe reggervi, se sotto c’è qualcosa (rocce o terreno) oppure se meglio tornare indietro perché instabile ed ha uno strato fine, troppo.
Per attraversare questo piccolo nevaio, abbiamo impiegato ca. 15 minuti, controllano minuziosamente ogni nostro passo.

All’Alpe di Cassengo ci siamo fermati per un té caldo ed un boost energetico che solo frutta e noci possono dare.
Anche qui, oltre ad avere calze di ricambio, è sempre auspicabile avere noci e frutta secca con voi per darvi la giusta carica prima di intraprendere una salita.
Noi non eravamo molto in forma quel giorno ed una merenda volante è servita a motivarci!

Primo PIT STOP: Capanna Albagno!
Il sentiero dall’Alpe di Cassengo in Albagno è facile e indolore 🙂
1 km e circa 300 metri di dislivello, sul sentiero non ho nulla da dire in quanto ben visibile e senza particolati difficoltà.

Abbiamo approfittato della porta aperta per una visita all’interno della Capanna che ci è piaciuta subito!
Molto bella con cucina e spazi molto funzionali.
I cani in questo spazio non possono entrare, la Capanna però riserva un luogo asciutto e al sicuro per loro. La prossima volta che la visiterò con guardiano, m’informerò meglio per darvi informazioni più complete al riguardo.

Ma la parte peggiore della passeggiata sta per arrivare, da Albagno al Gaggio.
Avrete già nelle gambe 700 metri di dislivello e ve ne mancano 400 circa.
Per gambe allenate e in forma questa è un’escursione di media difficoltà.
Vorrei però esporvi un mio pensiero:
spesso pensiamo di non potercela fare, che è troppo.
Invece bisogna provare, partire presto alla mattina ed andare a proprio ritmo, continuare, non mollare e vedrete che spesso e volentieri sta tutto nella vostra testa!
Allenamento si, questo ci vuole ma anche forza di volontà!
Se poi effettivamente vedete che è troppo, con un bel sorriso di torna indietro fieri di voi stessi per averci provato.
Da Albagno al Gaggio sono circa un’oretta e mezza con comodità, su un sentiero evidente ma che presenta molti sassi, grandi e piccoli, lungo il cammino.

Naìra quel giorno era super motivata.
Al contrario noi 3 ci tiravamo dietro!
Naìra per tutto il tempo era di qualche decina di metri avanti e ci aspettava piangendo, sperando di farci aumentare il passo!
La vedete in questa fotografia? Un piccolo puntino sulla cresta della montagna 😀

E finalmente, dopo un’oretta di salita, possiamo ammirare il bellissimo paesaggio che il Gaggio offre.
Una panoramica a 360° sul Ticino, quasi volesse farci capire che lui è lì, al centro di tutto con tutta la sua prepotenza.
Non è una delle cime più alte del Ticino (2’267 metri), ma sa offrire uno spettacolo pazzesco.
Provare per credere!

Il vento a tratti era forte ed impetuoso, dava poca tregua quel giorno e siamo riusciti a stare in vetta giusto il tempo per pranzo, foto e cambio vestiti. Avrei preferito farmi ammaliare ancora un pochino dalla stupenda giornata di sole ma la meteo non si comanda.

La discesa vi dirò, è stata più impegnativa della salita.
La neve sciolta che ha trasformato alcuni punti del sentiero in palta e la neve bagnata rimasta a tratti sul sentiero ci costringeva a momenti di “culo a terra” dove Argo ne approfittava per qualche coccola.
Come si può dir di no?

Per noi la montagna è relax totale, qualsiasi sia il dislivello, tempistiche o chilometraggio.
In questo caso, la Capanna Albagno era un ottimo pretesto per un momento di pace e riparo dal vento.
Un drink, una chiaccherata con due Lucernesi reduci dalla ferrata 3 Signori ed il ritorno lo abbiamo fatto dallo stesso sentiero.

Spesso non vogliamo tornare dallo stesso sentiero, per non percorrere lo stesso paesaggio.
Penso invece che se non vi voltate a guardare indietro mentre salite, il paesaggio cambia totalmente al ritorno.
Voi cosa ne pensate? Preferite percorrere un sentiero a cerchio oppure lineare?

Per noi è stato un percorso lineare, 8 ore con tutte le pause, paesaggio mozzafiato come pure il sentiero (letteralmente parlando).
Ma soddisfatti di aver portato a casa un nuovo pezzettino di Ticino con noi <3

E come sempre, vi auguriamo tantissime stupende escursioni, baciati dal sole.
Stephanie, Argo&Naìra
Questa volta anche con Simone <3