Rifugio Lavill e Cima del Simano

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Data dell’escursione30-31.05.2021
TipologiaLineare
Per un giro a cerchio, potete iniziare la vostra gita da Dagro -> Cascina di Dagro -> Prou -> Lavill e ritornare dal sentiero basso, sotto il Rifugio
TempisticheRussign -> Lavil, andata e ritorno: 04h30 circa

Se volete raggiungere la Cima del Simano, dovrete aggiungere circa 04h00 andata e ritorno
LunghezzaRussign -> Lavill andata e ritorno: ~ 14 km
Lavill -> Simano andata e ritorno: ~ 7km
DislivelloRussign -> Lavill andata e ritorno: + 1’000 / -1’000
Lavill -> Simano andata e ritorno: +1’000m / -1’000m (indicativo)
Mezzi di trasportoDalla stazione FFS di Biasca, prendere il bus 131 in direzione di Olivone, Posta e scendere a Malvaglia, Filovia.

Da qui non farete il giro che vi propongo ma potrete salire verso la Cascina di Dagro e poi Prou, Lavill.
ParcheggioClicca qui per aprire Google Maps

Monte Saltadoi
6713 Malvaglia

Quando vedrete il cartello con scritto: “Russign s/m 1630”, alla curva posteggiate l’automobile.
BambiniCon partenza da Dagro, se fate la versione corta da Cascina di Dagro e poi su a Lavill, si.

Noi per strada abbiamo incontrato un super papà con la bambina di 2-3 anni nello zaino, e stava facendo il giro a cerchio da Dagro.
AcquaFontane presenti a:
Prato di Cüm, Alpe di Cióu, Capanna Prou e Lavill.
Tutte con acqua potabile provenienti da varie sorgenti.
Inoltre altre due fontane per abbeveraggio animali presenti sul percorso da Cüm e Prou.
Informazioni Rifugio LavillCapanna Rifugio Lavill | bellinzonaevalli.ch
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Ostelli e Infrastrutture – SIMANO
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Contatto per riservazioni Rifugio;
Ilaria – +41793125969


Il Rifugio costa CHF 20.- a persona con uso legna.
Altri piccoli costi sono elencati in cucina e camerata come doccia ad esempio costa 5.- CHF, costi bibite e altro.
Pagamento possibile con cedolino, TWINT o contanti.

Ricezione telefono 2/5
Funivia MalvagliaOrari e tariffe (filoviamalvaglia.ch)
Cani in CapannaI cani in questo rifugio sono ben accetti e possono entrare in tutte le stanze.

Prima di andare via, pulire bene il pavimento da peli e sporcizia.
MAI far salire il cane sui letti (e vale per tutti i cani piccoli e grandi).
Portare con sé coperta, cibo, ciotola e tutto l’occorrente per farlo star bene.

Il Lavill è un rifugio quasi sconosciuto.
Una piccola perla del nostro territorio che va scoperto e vissuto!

Simone è incappato per caso in questa fantastica scoperta, cercando chissà ché su Google.
Ha trovato questo piccolo Rifugio, in mezzo al nulla a cavallo tra la Valle Malvaglia e la Cima del Simano, in una Vallata innominata del nostro territorio.

Vien da sè che la domanda: “ci facciamo su una notte?” è arrivata in modo molto spontaneo!

Siccome siamo già in Val Pontirone per il fine settimana, decidiamo di andare in automobile, posteggiare a Cusiè ed incamminarci verso il “Sentiero dei Monti”.
(Ricordatevi di pagare il pedaggio dopo il Bacino della Valle Malvaglia!)

Questo sentiero in verità parte da Dagro per poi finire all’Alpe di Quarnei, noi abbiamo praticamente già percorso tutta questa via, ma a pezzettini sparsi qua e là 😀

È un facile sentiero di montagna che comprende tante radici e tanti sassi.
Non è lineare ma è un continuo su e giù.
Il paesaggio che vi aspetta però vale tutti i sali e scendi che farete 🙂

Insomma, partiamo per la nostra avventura da poco prima di Cusiè, all’altezza del cartello Russign s/m 1630, dove inizierà la prima e unica lunga salita fino ad arrivare a quota 1’892 s/m, al Prato di Cüm.

Prestate bene attenzione alla segnaletica su questo tratto.
Soprattutto dopo il piccolo zigzag, a 20 minuti di cammino da dove avete lasciato l’auto.

Quel pezzo non è ben segnalato, e per arrivare al Prato di Cüm il sentiero è a tratti nascosto dal passaggio delle mucche in estate.
Se non siete sicuri tenete a portata di mano SvizzeraMobile oppure SwissTopo per controllare la vostra posizione, vi aiuteranno tantissimo!


Arrivati al Prato di Cüm, ci fermiamo ad ammirare il bellissimo paesaggio che ci circonda.

Se vi capiterà di tornare in Val Malvaglia a fare una passeggiata e volete arrivare alla Capanna Quarnei da un sentiero alternativo, vi consiglio vivamente di tornare al Prato di Cüm, salire fino all’Alpe di Luzzone ed andare verso l’Alpe di Sceru.

L’Alpe di Luzzone è una degli Alpi più alti della Valle, dove veniva praticata la transumanza del bestiame in estate. Nel anni 60′ è stata poi abbandonata e lasciata in rovina, dove in seguito una valanga ha distrutto i casolari presenti.
Un vero peccato 🙁
Ma nel 2019, 120 studenti dell’USI hanno deciso di partecipare ad un progetto per rimettere in sesto l’Alpe di Luzzone.
Personalmente ci sono stata nell’autunno 2020 ma c’era già neve all’Alpe, non sono riuscita a visitarla completamente.

Il Sentiero per l’Alpe di Luzzone è poco visibile, ma sono presenti dei cartelli sui pali escursionistici

Riprendiamo il nostro percorso verso il prossimo alpeggio:
l’Alpe di Cióu.

Come vi accennavo prima il sentiero a tratti è su roccia, altri su radici e aghi di pino.
Un sentiero di montagna, non impegnativo ma portate sempre i bastoni con voi se avete zaini pesanti o ingombranti, vi aiuteranno a mantenere l’equilibrio in alcuni punti.

Ho provato a cercare informazioni sull’Alpe di Cióu ma oltre a fotografie, Google non mi è stato d’aiuto.

È comunque un bellissimo Alpe con vista su Biasca e Valle dove fermarsi per un goccio d’acqua ed un momento di relax circondati dai fischi delle marmotte.

Salutate le Murmel (marmotte) continuiamo verso la Capanna Prou dove incontriamo due simpaticissimi Bernesi che ci invitano per il caffè!

Ed era buonissimo, tantoché l’ho bevuto senza zucchero e latte!

Tempo per le presentazioni, un cafferino, una qualche risata e proseguiamo, invitandoli per l’aperitivo in Lavill appena saremmo arrivati sul posto.
(Alla fine siamo arrivati tardi e loro non ci hanno raggiunto).

Il sentiero per il Lavill da Prou dura circa un’oretta ed il “su e giù” si fa un pochino più impegnativo, avrete voglia di vedere questo magnifico rifugio e tutti i sali e scendi inizieranno a pesarvi ma non mollate, perchè il Simano vi indicherà la via 🙂

FINALMENTE ci siamo, il Rifugio Lavill si presenta a noi con tutto il suo splendore.
Il sole che coccola tutta l’area e con vista in primo piano sul Simano.

Cosa volere di più?

Queste sono alcune fotografie dell’interno del Rifugio.
Cucina con forno a gas o legna e fornita di tutto il necessario per cucinare.
Camerata con 8 posti letto, bagno con doccia calda.
Uno spiazzo davanti al Rifugio con griglia, tavolo per mangiare e fontana.

UNA MERAVIGLIA!

Come potete vedere dalla foto sopra, i cani posso entrare e sono ben accetti in Rifugio.

Mi raccomando: lasciare tutto ben pulito e di non far salire i cani sui letti.
Solo così potremmo continuare a portare avanti la nostra missione: far diventare tutti i rifugi in Ticino dogfriendly!

Mentre Simone inizia a preparare l’ottima cena io mi do da fare con l’aperitivo 😛

In Capanna sono presenti pasta, riso per risotto, pelati come pure polpa di pomodoro, spezie, sale, zuccherro, caffè, ecc.
Noi di solito preferiamo portare con noi il necessario per cucinare in quanto potrebbero mancare ingredienti essenziali per le nostre prelibatezze!

Poter godere di momenti simili, in piena pace e tranquillità,
con il solo suono della fontana, qualche fischio di marmotta e la leggera brezza della sera è qualcosa di indescrivibile!

Da soli o in compagnia, ma meglio se con le persone giuste.
Sono attimi che ti rimangono impressi nella mente e nel cuore!

Il tramonto poi: mozzafiato!
Con l’applicazione Peakfinder sono riuscita a capire dove tramontasse il sole e a che ora, così da poterci regolare sull’orario della cena e non perderci nemmeno un minuto dello spettacolo che vedete sopra.

Avrei voluto urlare dalla gioia!

Siccome però non amo molto le persone che blaterano, urlano, civettano e schiamazzano in montagna,
mi sono goduta l’attimo in perfetto silenzio, insieme a Simone ed i cani.

La notte è scesa anche in Lavill, molto tardi a dire il vero.
Con rammarico non siamo riusciti a stare svegli per ammirare il cielo totalmente buio e stellato, un peccato, ma eravamo cotti!

I cani sono stati bravi e buoni in cucina, nel loro angolino vicino al camino, tutta la notte a dormire mentre noi nella camerata, con la stufa accesa ed una temperatura ideale per una bella dormita.

La mattina è stata abbastanza traumatica.
LA NEBBIA È ARRIVATA!
DOV’È IL NOSTRO BELLISSIMO SIMANO?

Abbiamo atteso fino alle 09:00 ma purtroppo la nebbia è rimasta a farci compagnia.
Decidiamo di salire un pezzetto e vedere le condizioni della neve.
Siamo arrivati poco prima dell’Alpe di Piei, prima di attraversare la Dongia ma la nebbia era tornata più fitta di prima!

Per chi volesse comunque salire al Simano:
a destra del Rifugio (guardando verso il Simano) vedrete un sentiero che va verso il fiume Dongia, prendete quello più alto dei due.
Seguitelo, attraversate il fiume e poi arriverete all’Alpe di Piei, attenzione però a seguire bene il sentiero onde evitare di finire in vallette impervie e ripide.
Dopo l’alpe inizia la pietraia dove scompare totalmente il sentiero, ma potrete ancora scorgere qualche vecchio segno bianco rosso bianco.
Guardatevi intorno, vedrete una grande lastra quasi pendente verso il basso, in verticale nella pietraia.
Ok, quello è il vostro punto di riferimento per la salita. Vedrete anche qualche ometto costruito che portano alla Cima.

Purtroppo non ho fotografie da mostrarvi ma presto ci tornerò!

Torniamo in Rifugio, ripuliamo bene tutto quanto, raccogliamo tutta la nostra spazzatura da portare a Valle e torniamo a casa con un leggero rammarico per non essere riusciti a salire sul Simano.

Il ritorno è stato fatto sullo stesso sentiero, tutto di fila e senza pause. Eravamo abbastanza tristi :’-(

Vi salutiamo con questo bellissimo selfie (senza Naìra, troppo Principessa per ammucchiarsi per terra e fare una fotografia di famiglia).

Un abbraccio forte a tutti e alla prossima escursione!

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Insieme ai miei due fedeli amici a quattro zampe, Argo & Naìra, giriamo il Canton Ticino e la Svizzera alla ricerca di bellissime avventure da vivere insieme e condividerle con voi.

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