Tipologia | Lineare (più sentieri, possibilità di farla circolare) |
Lunghezza | ca. 12,5 km |
Dislivello in salita | 1250 metri |
Tempistiche (senza pausa) | Andata e ritorno, 06h00 circa |
Mezzi di trasporto | Dalla stazione di Giubiasco o di Bellinzona il bus B2. Da Locarno il bus B311. Fermata Via Locarno. |
Parcheggio | Clicca qui per aprire GoogleMaps |
Bambini | Passeggiata adatta ai bambini dai 7-8 anni ma già abituati a camminare. |
Acqua | Sul sentiero sono presenti diverse fontane, anche una in cima. |
Ulteriori informazioni | https://www.patriziato-sementina.ch/beni-patriziali/capanna-mognone/ |
Sarà che possiamo raggiungerla partendo direttamente da casa a piedi, sarà che offre una bella vista senza andare troppo lontano… ma la Capanna Mognone è nel mio cuore.
Forse uno dei ricordi più belli legati a questa meta risale a fine agosto: una notte in tenda. In piano c’erano ancora quelle serate calde, afose, appiccicose. Una volta arrivata in cima con Luna, abbiamo avuto la fortuna di assistere ad un bellissimo tramonto, di passare una notte al fresco (anzi, molto fresco !) e di svegliarci con un’alba altrettanto incantevole.
Ma torniamo al presente, ora vi racconto l’ultima salita al Mognone, qualche settimana fa. E proprio perché la partenza è vicina a casa, decidiamo di salire per vedere l’alba !

Frontale accesa, thermos nello zaino e partiamo. Si può lasciare l’auto al parcheggio vicino all’ufficio dell’amministrazione Comunale di Monte Carasso, oppure proseguendo in direzione di Locarno sulla strada cantonale subito dopo il ponte di Sementina si svolta a destra (lungo il fiume) e ci sono dei posteggi proprio dove parte il sentiero.
Seguiamo le indicazioni per San Defendente. Il sentiero si sviluppa sulle colline di Sementina tra qualche vigneto e poi nel bosco.
Se date un’occhiata alla cartina, ci sono almeno tre sentieri ufficiali che portano alla Capanna Mognone. Devo ammettere che la prime volte partivo senza guardare la cartina e tutte le volte mi ritrovavo su un sentiero diverso ! Niente di grave, perché tutti poi si ricongiungono… ma è una buona cosa organizzarsi e sapere sempre dove ci si trova.
Decidiamo di seguire il sentiero che passa dai monti di Arbarello: non è la variante più breve ma è leggermente meno ripida. Passando da quei monti, c’è anche una strada asfaltata (si è rivelata molto comoda quando in discesa Igor tira come un trattore e il sentiero è scivoloso).
Il sentiero è segnalato molto bene, ed è prevalentemente nel bosco. In estate rimane infatti abbastanza ombreggiato e fresco. Sul percorso inoltre ci sono diverse fontane, quindi l’acqua non manca mai !
Arrivati a Mött, zona facile da riconoscere perché è l’unico grande prato senza alberi, tutti i sentieri si ritrovano. Si comincia a sentire la stanchezza della sveglia prestissimo, e sale l’ansia da “non è che magari non arriviamo in tempo per l’alba?”. Si prosegue sempre nel bosco e in circa 25 minuti si raggiunge la Capanna Mognone.
Abbiamo calcolato bene le tempistiche questa volta: il tempo di mettere la giacca e si cominciano a scorgere le prime luci dietro le cime delle montagne.
L’alba secondo me è speciale: i tramonti sono belli e affascinanti, ma segnano la fine della giornata, la fine di qualcosa. Le albe stanno per un nuovo inizio, danno quella giusta carica per affrontare al meglio la giornata. In poco tempo il cielo diventa chiaro, e si è anche alzata un po’ di nebbia… meno male che quando è sorto il sole il cielo era limpido !
Iniziamo la discesa, che si rivela un disastro a causa delle tantissime foglie sul sentiero. Luna e Igor però si divertono tantissimo (io un po’ meno haha).


Arrivati a casa è l’ora giusta per fare colazione. Abbiamo già fatto giornata e sono solo le 9.00. Luna e Igor non si sono più sentiti fino a metà pomeriggio… se non a russare !
Alla prossima avventura,
Lari, Luna e Igor