Data dell’escursione | 20.11.2021 |
Difficoltà | Escursione di montagna di media difficoltà T3 |
Tipologia | Lineare |
Tempistiche (senza pausa) | 4 h 30 min |
Lunghezza | 12.5 Km |
Dislivello | + 925 m / – 925m |
Mezzi di trasporto | Da Locarno prendere il bus n° 315 per Cavergno Paese, scendere a Cevio Da Cevio prendere il bus n° 331 per Bosco Gurin e scendere a Cerentino Da Cerentino prendere il bus n° 332 per Cimalmotto |
Posteggio | All’ entrata del paese sulla sinistra troverete subito un posteggio Clicca qui per aprire Google Maps |
Bambini | Si se abituati a fare lunghe camminate |
Acqua | Per i cani sono presenti diversi ruscelli Per le persone solo una fontana all’ alpe Sfille, consiglio di portare tanta acqua |
Informazioni utili | Attenzione! D’estate è presente bestiame al pascolo |

Eggia! È proprio vero, la vita con un cane è un’avventura, tanto che io e Martino avremmo dormito volentieri qualche paio di ore in più dopo una settimana molto impegnativa, ma giustamente anche Lea ha i suoi bisogni. L’ idea iniziale era di fare entrambi i laghetti (Lago Gelato e Lago dei Pozzöi) ma essendo partiti tardi ci tocca saltare il Lago Gelato.
È strano a fine novembre riuscire ancora a fare questo genere di passeggiate, ma a mio parere è il periodo migliore, con meno gente, niente bestiame al pascolo e si respira un’aria fresca e pulita,
Prima di partire cerco comunque di informarmi al massimo sulla situazione neve, prevedendone un po’ verso i 2000 m (anche se non ci arriviamo) per sicurezza carichiamo anche le ciaspole sullo zaino.
Partiamo da Cimalmotto, e scendendo verso Fiümigna cominciamo a trovare la prima neve, evidentemente ghiacciata sul posto per la mancanza di sole nella valletta, attenzione, in questo periodo essendo molto umido ed essendo una zona con molti sassi è un attimo scivolare.

Non ci allarmiamo troppo, salendo sull’altro versante, decisamente più soleggiato, di neve neanche l’ ombra, lasciamo dunque le ciaspole al loro posto e cominciamo la nostra salita, e a giudicare dal nasino di Lea sempre in aria eravamo in buona compagnia.
La salita che ci porta all’ Alpe sfille è colma di scalini, sassi, cascate e splendide pozze che osserviamo dall’alto, malgrado sia nel bosco è difficile non rimanerne meravigliati.


Poco prima dell’ Alpe troviamo un bivio (sinistra -> Lago Sfille, destra -> Lago Pözzoi e Gelato), insieme ai cartelli una panchina, ne approfittiamo dunque per una pausa thè caldo, prima di prendere la destra e arrivare alla stalla, da qui cominciamo a trovare neve, fortunatamente non profonda, non ghiacciata ma dura, perfetta per gli scarponcini, arrivare alla bocchetta si rivela molto più semplice del previsto, le zone ghiacciate comunque non mancano quindi sempre con prudenza.

So che non si direbbe, ma il sole in realtà da qualche parte c’è, infatti per gran parte della salita abbiamo rimpianto di non aver preso più acqua, intanto l’ Alpe si fa sempre più lontana e il panorama più bello.

Avete in mente quando perdete completamente il senso del tempo?! Ogni tanto è piacevole, ma quando stai scarpinando, e sei convinto di essere arrivato, o quasi, a destinazione, e invece ti rendi conto che sei solo a metà, è decisamente meno simpatico.
Arrivati a questo punto ci facciamo un bel pezzo di salita sotto al sole, qualche zig zag prima di arrivare alla croce di Corte di Sopra (un’altra alpe).

Qui la neve comincia a farsi più molle e profonda, ma non ci diamo per vinti e proseguiamo, un po’ sprofondando, un po’ saltellando sui blocchi d’erba.
A questo punto notiamo che Lea è particolarmente incuriosita da un sasso, o meglio, da quello che c’ è sotto…e poi eccolo li, l’ abbiamo visto anche noi: un ermellino.
Curiosità:
Sapevate che l’ermellino è uno dei predatori più piccoli al mondo?! E a differenza di quello che si pensa non è un roditore, bensì un mustelide, ovvero la famiglia delle puzzole!
Da noi lo troviamo soltanto in altitudine, a partire dall’ autunno è facilmente riconoscibile per il suo manto bianco e la punta della coda nera, nel periodo estivo invece ritrova il suo manto bruno.
Fonte: http://www.pronatura.ch
Purtroppo la sua velocità non ci da occasione di fotografarlo, proseguiamo quindi verso la nostra meta…finalmente un po’ di pianura.

Poco dopo aver cominciato la discesa verso il lago ci rendiamo conto che la neve è veramente tanto profonda, e non riuscendo ad andare avanti optiamo per calzare le ciaspole (alla buon ora direte voi…).
Arrivo al laghetto ore 13 circa, fortunatamente il sole ci ha aspettati, giusto il tempo per un panino al “calduccio”, e qualche foto, dopo di che abbiamo preferito prendere la via del ritorno per arrivare alla macchina ad un orario decente…e prima del buio.


La passeggiata di per sè non presenta alcuna difficoltà e non necessita di accorgimenti particolari, soprattutto se fatta in estate, in questi periodi prevedete ghiaccio, neve e una buona dose di pazienza in più, anche le tempistiche si allungano.
Ah e se riuscite, ricordatevi di tenere un briciolo di energia per la salita finale (la prima discesa), io me ne dimentico sempre e rimango fregata OGNI VOLTA!
Con una fierissima Lea vi salutiamo….e a prestissimo per altre nuove escursioni!
