#52outdoorchallenge
Challenge nr. 2

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Data dell’escursione | 06.01.2022 |
Tipologia | Lineare |
Tempistiche (senza pausa) | 04h45 |
Lunghezza | ca. 11km |
Dislivello | +1’020m / -1’020m |
Mezzi di trasporto | Arrivate alla Stazione FFS di Locarno. Dal piazzale della stazione, prendete l’Autopostale 324 in direzione di Spruga e scendete a Russo. Da Russo utilizzare l’autopostale 325 in direzione di Vergeletto, Piazza e scendere a Gresso. |
Posteggio | Clicca qui per aprire Google Maps 6611 Gresso In caso non ci dovessero essere posteggi disponibili, potete posteggiare QUI, a bordo strada sulla curva. |
Bambini | In inverno no. In estate bambini allenati dai 7-8 anni in su, con sosta per la notte in Capanna. |
Acqua | Per cani presente un ruscello sotto e uno sopra l’Alpe Bassa, in inverno però con hanno poca acqua e con ghiaccio/neve neve c’è il rischio che non è abbastanza. In estate portare almeno 500ml a cane. Per noi portare acqua a sufficienza, non ci sono fontane in inverno, in estate invece solo in Capanna. |
Informazioni utili | In inverno dal Passo della Bassa a sotto il Pizzo della Bassa rimane sempre innevato/ghiacciato causa mancanza di sole, esposizione a nord. Rischierete di non riuscire ad attraversare questo pezzo senza racchette o ramponcini. In estate è una facile passeggiata, priva di rischi! |
Cani in Capanna | In Capanna Alp da Canaa i cani non sono ammessi secondo il sito della Valle di Lodano. Noi purtroppo non siamo riusciti a contattare i responsabili ma appena avremo più informazioni al riguardo, vi aggiorneremo l’articolo! |

Era da un po’ che puntavo alla Capanna Alpe Canaa, un po’ come Argo e Lea, che puntano Naìra appostata poco sotto di loro per giocare.
Avevo visto una fotografia di questa bellissima Capanna su Instagram ma era ancora in fase di ristrutturazione e mancava la cascina sulla sinistra, così decisi di salvare questa fotografia ed attendere la fine dei lavori ed una bella giornata di sole.


Come sappiamo bene tutti, si fanno innumerevoli programmi per l’anno, tanti buoni propositi e luoghi da vedere
ma per finire vediamo la metà della metà delle mete salvate 😀
Ed è proprio quello che è successo a me, è finito nel dimenticatoio 🙁
Con questa Outdoor Challenge però volevo dare quel brio ad una semplice giornata di inizio gennaio, priva di neve inoltre, motivo in più per rispolverare mete della mia lunghissima lista.
Così, tra i sentieri che arrivano al Rifugio, cerco di valutare bene da dove passare e tra tutti decido che saremmo partiti da Gresso, il sentiero più soleggiato, dove teoricamente avremmo trovato meno ghiaccio e neve!

La nostra piccola avventura parte appunto dalla Val Vergeletto, per lo specifico da Gresso.
Una piccola frazione di 41 abitanti, che fa parte del Comune di Onsernone.
Ho scelto Gresso non solo perchè è la parte più soleggiata in inverno ma anche la più corta.
In inverno è meglio non sottovalutare le ore di sole a disposizione ed è quindi opportuno valutare sempre con minuziosità le tempistiche di partenza e (circa) di arrivo perchè i sentieri che non si conoscono posso nascondere sempre qualche insidia al buio!

Da Gresso il sentiero parte subito in 5a, io ho il 4×4 (Argo e Naìra) e Martino invece il 2×2 (Lea) e per noi la salita si rivela particolarmente piacevole, ma solo per noi 😀
Stiamo piano piano impariamo a conoscere le Valli del Locarnese e sempre più ci rendiamo conto che molti sentieri sono veramente in pendenza.
La nostra salita infatti non ci lascia sosta fino al Pian della Crosa.
Il bellissimo bosco di Faggio che ci circonda ripaga la vista ma purtroppo il nostro sguardo è spesso rivolto verso il basso, cumuli di foglie croccanti e scivolose non ci permettono distrazioni.
Fortunatamente è solo la prima oretta di cammino e in un batter occhio arriviamo al Pian della Crosa.

Lasciamoci i bellissimi Faggi alle spalle ed ammiriamo il primo sgorcio di paesaggio che questa gita ci offre.
Il primo sole del mattino scalda l’anima.
È una giornata soleggiata e tiepida per la stagione e non poteva essere migliore per un’escursione come questa!
Dal Pian della Crosa alla prossima meta, le rovine dell’Alpe Bassa, attraversiamo il bosco, a piccoli tratti in pianura, giusto per darci qualche attimo di respiro.
Attenzione anche qui ai faggeti, le loro foglie oltre ad essere scivolose posso nascondere sassi, gradini oppure ostacoli non graditi.
Fortunatamente dura relativamente poco ed il bosco piano piano si riempie di aghi di pino e neve vecchia, più ci si alza, più il paesaggio muta.

All’Alpe Bassa iniziamo a calpestare quel poco di neve caduta nelle ultime settimane ed ormai già sciolta.
La nostra decisione di lasciare le ciaspole a casa è stata finora azzeccata.
Per arrivare al Passo della Bassa ci vorrà veramente poco e decidiamo di fare pausa acqua e paesaggio!



In inverno non è mai facile decidere una meta per una bella passeggiata, soprattutto in alta montagna e quando l’innevamento è scarso.
Arrivati al Passo della Bassa vediamo che la coltre nevosa è più presente, infatti per metà del sentiero fino all’Alp da Canaa è tutto innevato da neve vecchia, alta e ventata. Oltretutto non c’è traccia del sentiero se non i segni bianco-rosso-bianco sugli alberi.
L’unico ad aver portato le racchette era Martino e decide di passare davanti al gruppo insieme a Lea, per farci strada.
La fatica era tanta, la neve ci arrivava a tratti fino alle ginocchia e non reggeva il nostro peso, ma l’Alp da Canaa era davanti a noi, al sole.

Nulla di impossibile in ogni caso, solo alcuni punti necessitavano la nostra più completa attenzione.
La neve si sa, nasconde mille trabocchetti e la prudenza dev’essere la vostra priorità!
Mi raccomando, nel periodo invernale ricordate i bastoni o il bastone da trekking.
Vi aiutano a capire se c’è un buco sotto il manto nevoso, se è compatta oppure un masso scivoloso potrebbe farvi perdere l’equilibrio.

All’Alp da Canaa una spolverativa di neve ed un vento gelido ci accolgono a braccia aperte.
Proviamo a cercare la chiave per entrare ma ahimè, la struttura non ha un rifugio invernale su cui contare.
Giorni prima avevo provato a contattare i responsabili ma senza successo, infatti sapevamo quasi al 100% che avremmo trovato la porta chiusa, senza possibilità di accesso.
Torneremo sicuramente a fare visita a questa bellissima e nuovissima Capanna perchè da quello che ho visto su alcune fotografie, ne vale veramente la pena!


Un pranzo volante, qualche fotografia e torniamo indietro.
Il sole inizia presto ad abbassarsi e senza sole sarebbe stata una giornata fredda e pungente.
La via del ritorno è sempre la stessa, ma abbiamo visto un Signore scendere quasi a corsa dalla Bocchetta sotto il Pizzo Cramalina ma avrei voluto evitare di fare il sentiero dall’Alpe di Lago fino all’Alpe Bassa, in primavera è molto scivoloso e pericoloso… suppongo anche in inverno dato che questo è già particolare.
Vi lascio quindi con un pizzico di curiosità in testa e speriamo di poterci tornare in primavera, per mostrarvi i lavori, l’interno del Rifugio e come poter prenotare.
A presto cari esploratori, alla prossima avventura.
Un forte abbraccio,
Stephanie, Argo&Naìra (+Simone)
Arianna & Lea (+Martino)