Data dell’escursione | 29.01.2023 |
Quando andare? | da metà dicembre a a fine marzo, innevamento permettendo. |
Difficoltà? | WT2 – Escursione con le racchette |
Tempistiche (senza pausa) | 5 h |
Lunghezza | 12 km |
Dislivello | + 630 m / – 630 m |
Copertura telefono | n/a |
Mezzi di trasporto | Dalla stazione ferroviaria di Disentis prendere l’ AutoPostale n° 481 per Platta/Fuorns e scendere alla fermata “Platta,Vitg“ (Dal Ticino diventa lunga, dovreste arrivare a Bellinzona stazione, prendere l’AutoPostale fino a Coira, da Coira l’AutoPostale fino a Disentis e poi un altro AutoPostale fino a Platta, per un totale di 4 ore circa. Oppure con il treno fino a Goeschenen, poi Andermatt, poi Disentis e alla fine AutoPostale fino a Platta). |
Posteggio | Clicca qui per aprire Google Maps Noi abbiamo posteggiato all’ Hotel della Posta, in quanto chiuso, non abbiamo trovato altri posteggi in zona. |
Bambini | Come ciaspolata sconsiglio essendo impegnativa (segnalata come difficile). |
Cani | Adatta a cani di grandezza media e grande. Cani di piccola taglia e anziani potrebbero riscontrare difficoltà con la neve alta ed il freddo. Da portare: ⋆ Scarpine per cani: per soste lunghe e se tanto freddo, esempio Non-stop dogwear ⋆ Cappotto imbottito impermeabile: per soste lunghe e se tanto freddo, esempio Hurtta ⋆ Ciotola + acqua ⋆ Snacks |
Acqua | Acqua non presente, portarne con sé a sufficienza per voi e per i cani. Fiumi, ruscelli e laghetti tutti completamente gelati. |
Informazioni utili | Noi abbiamo trovato poca neve (gennaio 2023) e le ciaspole le abbiamo lasciate in auto. Con poca neve considerate di portare almeno dei ramponi da passeggio, in quanto ci sono parecchie zone ghiacciate e ripide. Inoltre è importante rispettare il sentiero marcato per non disturbare gli animali in zona protetta. |
Noleggio ciaspole | Le ciaspole possono essere noleggiate algli alberghi Vallatscha e Medelina a Curaglia. |
KIT BASE cosa devo portare? | ⋆ racchette da neve ⋆ bastoni da trekking con rondella per la neve ⋆ scarponi alti waterproof e meglio se con inserti in Goretex ⋆ gamasche ⋆ crema solare SPF 50 o più ⋆ thermos con té caldo ⋆ thermos con acqua ⋆ powerbank con cavo di ricarica per telefono ⋆ guscio protettivo in caso di vento ⋆ snack |

Era uno di quei giorni dove avevo voglia di qualcosa di nuovo, impegnativo ma non troppo per via della neve ancora ben presente in certi luoghi.
Continuavo a far passare la cartina di Svizzera Mobile senza trovare qualcosa che veramente mi ispirasse, ma continuavo a cadere su questo sentiero per ciaspole nel Canton Grigioni Interminabili minuti a cercare qualcosa finché……….. OK, quello sarebbe stato il nostro giro.
In realtà per un’escursione come questa, soprattutto in inverno, sarebbe stato meglio partire più presto, ma la nostra sveglia suona tardi, e ci troviamo a Platta alle 11, pronti per la partenza, e ben coscienti del fatto che non avremmo potuto esagerare con le pause.

Il primo tratto lo facciamo passando tra stalle e case, per poi cominciare una tranquilla salita su strada sterrata, piacevole, e in poco tempo il panorama si apre già in qualcosa di meraviglioso.
Qualche metro di dislivello e la neve, che fino a lì stentava a farsi vedere, comincia ad aumentare, leggera e polverosa, il giusto per far partire il neurone matto di Lea.
Dovete sapere che i Siberian Husky sono cani molto particolari, un secondo prima posso essere calmi e pacifici, il secondo dopo scatta qualcosa che li fa correre e giocare, dei matti!

Ignorantemente mi son detta che vista la quantità della neve avremmo potuto seguire il sentiero estivo, leggermente più lungo ma più tranquillo…errore!
Hanno segnalato MOLTO bene il sentiero invernale, con frecce arancioni e cartelli viola, il motivo principale?!
Ci sono delle zone chiuse per proteggere gli animali selvatici, per lasciarli nella loro zona di tranquillità, insomma, i cartelli ce l’ hanno spiegato molto bene e per rispettarli abbiamo abbandonato l’ idea iniziale.

Il sentiero è molto ben delineato, difficile perderlo, tuttavia questo non esiste nelle stagioni calde, ci siamo quindi trovati a ravanare su pendii ripidi, ciuffi d’erba scivolosi e ghiaccio.
I ramponi ci hanno salvati in questo caso e abbiamo ripreso la nostra salita senza problemi.
Potete trovare cartine, informazioni e come comportarsi in queste aree di tranquillità in questo sito internet:
Zone di tranquillità (zone-di-tranquillita.ch)


Dopo due strappetti ripidi, tecnicamente fuori sentiero, e qualche selvatico di passaggio che si è divertito a farsi vedere e odorare da una scalpitante Lea, la neve comincia ad arrivarci alle caviglie e capiamo subito che il bello della passeggiata comincia proprio ora.
Con vista sul Pizzo Medel, che ci osserva per tutta la passeggiata, ci addentriamo in un bellissimo boschetto.

In un attimo ne usciamo, e ci si apre un’ enorme prateria, con tanto di un piccolo alpeggio, dove visto l’ orario decidiamo di mettere qualcosa nello stomaco, prima di proseguire su un versante un po’ meno soleggiato e decisamente più freddo.
Ne approfitto per lasciarvi qualche foto di questo incantevole posto quasi sperduto nei Grigioni.
Oggi una Lea difficile da fotografare, ogni rumore, ogni odore, ogni verso è buono per distrarsi e guardare altrove, ma vi assicuro che con coppa (salume) e prosciutto abbiamo quasi risolto la situazione.
Come detto prima però, non abbiamo tanto tempo, il sole comincia ad abbassarsi e la macchina non è proprio dietro l’ angolo, con un’ immensa vista su Disentis riprendiamo il sentiero in direzione Alp Pazzola (alla quale ci sarebbe piaciuto andare).

Questa passeggiata non smette di stupirci nemmeno per un secondo, ogni volta pensiamo di aver visto il meglio e invece…una nuova cartolina si apre davanti a noi.
Per questo mi piacciono le passeggiate nuove, possono deludere o…sorprenderci in ogni singolo momento!
Detto questo, malgrado le tempistiche tirate, decidiamo di tirare la corda ancora un po’: e Alp Pazzola sia!
Le stalle di quest’alpe sono disposte tutte in cerchio, con una bella fontana al centro, come una piccola corte, ma ve lo immaginate d’estate?! Con gli animali al pascolo e un bel tramonto?! Che posto spettacolare.
Questo rende il luogo ancora più particolare, insieme al suo panorama che ci mostra anche il paese di Sedrun.
Qualche foto nella neve, che sembra farina da tanto che è polverosa, e questa volta ci decidiamo definitivamente a rientrare.


Un po’ la foschia che si fa avanti un po’ il versante ombroso, patiamo un filo di freddo durante la discesa, d’ altra parte davano massime di – 4 gradi.
Potevamo aspettarcelo.

Decidiamo di evitare l’AutoPostale e di tornare a Platta a piedi, imbocchiamo quindi il sentiero largo e pianeggiante che ci riporta all’automobile, con il sole ormai calato, giusti giusti prima del buio.

E con questa “ciaspolata” fuori dal Ticino, speriamo di avervi ispirato per una nuova e sorprendente avventura!
Arianna, Martino e Lea