Lago Alpe di Lago ed il Rifugio – Valle Santa Petronilla

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Data dell’escursione 19 agosto 2021
TipologiaLineare
Tempistiche (senza pausa)~02h00
Lunghezza ~5km
Dislivello ~450m
Mezzi di trasportoPer questa escursione, non è previsto l’utilizzo dei mezzi di trasporto.
PosteggioClicca qui per aprire Google Maps

ATTENZIONE: la strada che da Biborgo sale all’Alpe di Cava è a tratti sterrata e nel tratto “brutto” meglio avere una macchina alta.
Io ho una Toyota Rav4 e salgo bene, Simone invece con la sua VW Passat fa fatica.
BambiniAssolutamente SI.
Dal posteggio abbiamo visto un gruppo di amici:
tre adulti e cinque bambini dai 3 ai 7 anni.
C’è solo un punto dove bisogna fare attenzione con i bambini ma ve lo spiego più avanti.

Come sempre, bambini abituati alla montagna!
AcquaPer i cani c’è acqua a sufficienza, per gli adulti no, è necessario portarla.
Anche se a dire il vero c’è una fontana davanti all’Alpe di Cava ma non è molto affidabile 🙂
Informazioni utiliPatriziato di Biasca

Capanneti.ch – Lago Alpe di Lago
Cani in CapannaSecondo il sito Capanneti.ch i cani non sono ammessi.
È un rifugio non custodito, con 6 posti letto ed è molto spartano, alla buona.
Riservatelo interamente e se fate entrare il cane comportatevi sempre così:

Prima di andare via, pulire bene il pavimento da peli e sporcizia.
MAI far salire il cane sui letti (e vale per tutti i cani: piccoli e grandi).
Portare con sé coperta, cibo, ciotola e tutto l’occorrente per farlo star bene.
In caso altre persone abbiano riservato il rifugio, mettevi d’accordo con sul dove il cane potrebbe dare meno fastidio.

La Val Pontirone è il nostro rifugio fresco in estate.
Nel Mendrisiotto fa caldo?
Scappiamo in Val Pontirone, dove la famiglia di Simone ha la cascina.

La nostra passeggiata di oggi sconfina dalla Val Pontirone alla Valle Santa Petronilla e se siete in zona, è una “visitina” che vi consiglio perché il Lago Alpe di Lago è uno di quei laghetti alpini poco frequentati che vi regalerà un bellissimo momento di tranquillità e pace, nonché vi ammalierà la vista con i suoi colori brillanti:
acquamarina-turchese.

La nostra versione (facilissima) di questa passeggiata prevede la partenza dall’Alpe di Cava, proprio sotto l’Alpeggio.

(Ho solo una piccola precisazione da fare riguardo la strada per arrivare in Alpe Cava: dopo Biborgo è brutta per ca. 3 km. È sterrata e piena di buchi!)

Arriviamo al posteggio e mentre ci prepariamo, mettiamo le pettorine ai cani, infiliamo gli scarponi, e… veniamo affiancati da una famiglia alquanto numerosa:
Marito, moglie, amica, 5 bambini!
HELP!
Argo non si lascia sfuggire qualche coccola extra (non bastano mai) da tutti, soprattutto dalla loro bambina più grande, Naìra invece cerca di scroccare un pezzo di panino dal bambino più piccolo che maldestramente fa cadere a terra qualche briciola.

Come sempre, per curiosità mista a “devo scriverlo nel blog”, m’informo sull’età dei bambini, il più piccolo ha 3 anni fino ad arrivare alla grande con i suoi 7 anni.
Per l’amor del cielo, non prendetemi per stalker se mi incontrate e vi faccio mille domande, ma più informazioni ho, meglio posso trascriverle proprio qui!

Tornando alla famiglia, pensavo andassero alla Capanna Cava ma quando ci hanno detto: “Andiamo al Rifugio Alpe di Lago perché per una famiglia così numerosa, una Capanna custodita ci viene a costare troppo” mi sono stupita, non per la sua affermazione sui costi ma sulla passeggiata che avrebbe intrapreso il più piccolo.

Sapevo che il sentiero non era troppo complicato, ma con una banda simile, tanto di cappello per la determinazione!

Ci congediamo e partiamo.

Arrivati alla Capanna Cava, salutiamo velocemente Ornella, la guardiana, intenta a servire alcuni ospiti ma questa volta proseguiamo, ci fermeremo per la merenda al ritorno.

Tra una chiacchierata e l’altra o forse per abitudine, prendiamo il sentiero che porta al Passo del Mauro e ai due laghetti di Cava così, a metà strada ci tocca fare dietrofront su per la ganna dei laghetti, cercando di recuperare in un qualche modo il sentiero.
Nulla di più semplice, Svizzera Mobile alla mano e saltiamo via qualche bella roccia.

Dalla Capanna infatti, all’altezza del palo sentieristico, dovrete salire, non andate a sinistra 😀

Arriviamo alla Forcarella di Cava, punto più alto della giornata con i suoi 2’256m e lo spettacolo è subito fatto.

Il laghetto ha un colore pazzesco, sembra finto!
Si riesce pure a scorgere la sua profondità.

La Forcarella di Lago non è per nulla simpatica a primo impatto.
Vi darà una sensazione di vuoto alla pancia ma se guardate bene dove mettete i piedi, scenderete sicuri.

La fotografia qui sotto non rende bene l’idea ma se state attenti a dove mettete i piedi, passerete questo punto con facilità.

Il Lago Alpe di Lago viene anche chiamato Laghetto di Froda, ma per non confonderlo con il suo omonimo in Val di Peccia, continuerò a chiamarlo Lago Alpe di Lago.

Questa meraviglia della natura, scende a valle come Ri della Froda, per poi formare la splendida cascata di Santa Petronilla a Biasca.
Impossibile non notarla passando dall’autostrada o per il paese di Biasca.
Sopra Santa Petronilla infatti si nota dapprima la cascata della Froda Longa con i suoi due guardiani: il Pizzo Magn ed il Masnàn abbassando lo sguardo ammiriamo invece il suo bellissimo intreccio sotto l’Oratorio, per poi scomparire dietro la stazione ferroviaria.

Il sentiero che da Biasca porta all’Alpe di Lago è bellissimo e soprattutto faticosissimo.
1’800 metri di dislivello in salita passando da alpeggi, alcuni ancora carichi di animali e cascine utilizzate nel periodo estivo, a voi la scelta su quale sentiero lasciare litri di sudore.
Sicuramente sono sentieri da percorrere una volta nella vita e spero di poterlo programmare al più presto!

Tornando alla nostra discesa al laghetto, più lo guardiamo e più invita ad un bel bagno, l’acqua è splendidamente trasparente e chiara, ma ahimè, fa frescolino e decidiamo di trovarci un posticino a bordo lago dove poter pranzare.

MA NO, PRIMA DEL PRANZO VI DEVO RACCONTARE DEL RIFUGIO ALPE DI LAGO.

Che sbadata che sono!

Allora, questo carinissimo Rifugio a 2’130m d’altezza, offre a 6 fortunati escursionisti di passare una notte WILD.

Ebbene, questo Rifugio è molto spartano, è provvisto di materassi, fornello a gas, qualche piatto, bicchiere, qualche posata ma…
Niente toilette, niente doccia ed il cibo meglio se organizzate tutto da casa.

Personalmente non vedo l’ora di passarci una notte.
È talmente rude che sa di vita!

La nostra gita si conclude a bordo lago, con un bel pranzetto improvvisato, tanto relax ed un bagno per Argo e Naìra.

Il ritorno è sullo stesso sentiero e non ho nulla di nuovo da raccontarvi.
Ma se volete finire in bellezza la giornata, potete passare dalla Capanna Cava per una fresca e gustosa Gazzosa oppure una buona cenetta e poi all’Alpe di Cava a fare qualche succulento acquisto, vi consiglio la loro formagella, UNA BOMBA DI BONTÀ!

Alla prossima amici <3

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Insieme ai miei due fedeli amici a quattro zampe, Argo & Naìra, giriamo il Canton Ticino e la Svizzera alla ricerca di bellissime avventure da vivere insieme e condividerle con voi.

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