Creux du Van – Canton Neuchâtel

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Data dell’escursione 06.06.2022
DifficoltàT2 – sentiero di montagna
Forma fisica richiesta: media
Tipologiasemi circolare
Tempistiche (senza pausa) 05h25
Lunghezza 17km
Dislivello +822m / -894m
Mezzi di trasportoPer quest’escursione abbiamo utilizzato i mezzi pubblici per metà.
Abbiamo lasciato l’automobile alla stazione di Bôle (perchè l’idea era di tornare a piedi a Bôle) ed abbiamo preso il treno fino a Noiraigue.

Punto di partenza per l’escursione è la stazione ferroviaria di Noiraigue, ma potete decidere di partire anche da Champ-du-Moulin, che era il nostro punto di arrivo.
PosteggioClicca qui per aprire Google Maps

Bôle
2014 Milvignes
BambiniSe avete bambini, vi consiglio di arrivare in automobile fino a questo punto:

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Métairie de la Grand’Vy
2023 Gorgier

Oppure guardate questa mappa dove sono indicati tutti i posteggi possibili:
Accès et parking au Creux du Van | Neuchatel Tourism
AcquaAcqua praticamente assente per tutti.
Portarne a sufficienza per cani e umani.
Informazioni utiliPrestare molta attenzione sulla Creux du Van. Tenete i cani al guinzaglio ed i bambini sotto controllo!
È un luogo che attira molto turismo e di conseguenza molte fotografie e selfie, perdere l’equilibrio è facile.

https://www.creuxduvan.com

La Creux du Van, uno spettacolo della natura

Qui vediamo la forza della natura che per anni ha duramente levigato la roccia tramite l’erosione di acqua e ghiaccio.
La zona è anche un parco naturale e se siete fortunati, in una giornata tranquilla dal turismo, potrete ammirare marmotte, camosci e stambecchi (e vi vive pure la lince).

È probabilmente la destinazione escursionistica più famosa di tutta la Svizzera Romanda e non c’è da stupirsi, l’enorme anfiteatro semicircolare fatto di roccia viva e le sue pareti verticali alte fino a 160m, formano un paesaggio impressionante e incomparabile.

Noi vi ci portiamo in 10 minuti di lettura (e speriamo di riuscire a destare la vostra voglia di scoprire):

Da Noiraigue a Les Oeillons

Scendiamo dall’affollato treno che da Bôle ci porta a Noiraigue.
Affollato sì, perché abbiamo stupidamente deciso di fare questa passeggiata proprio in un giorno festivo.
Voi se potete, evitate i fine settimana ed i giorni di festa, è talmente conosciuto come posto che il turismo qui è proprio “di massa”.
Fortunatamente con 4 cani, abbiamo perso 30 minuti per far fare i bisogni a tutti e così, la folla si è piano piano dileguata.

La salita inizialmente va via liscia, è ripida a tratti ma è una strada forestale e riusciamo a guadagnare terreno su tutti gli escursionisti un po’ più lenti.

Sul vostro cammino vedrete persone vestite con tutto l’abbigliato che potreste immaginare su un catalogo di moda Zalando.
Il mio consiglio è di usare scarpe comode ma da escursionismo (alte o basse che siano). Non devono per forza essere scarpe tecniche ma sicuro è richiesto un buon grip sul terreno. Infatti il sentiero a salire, soprattutto la seconda parte, è molto scivoloso e con delle scarpe normali da “corsa su asfalto” rischiate di cadere e farvi molto male!

Dalla stazione dopo circa 40 minuti, arriviamo a Les Oeillons, questo punto sulla cartina è una Buvette e rifugio per gli animali.
Vedrete che questo rifugio è proprio sul sentiero per la Creux du Van, molto furbi i proprietari 😀

La Buvette Les Oeillons, vende bevande, cioccolata, gelati, vi prepara il caffè ed il proprietario passerà a salutavi.
Il tutto è stato creato per finanziare il santuario degli animali che vedrete intorno a voi, insomma un motivo in più per fermarsi!
Volete sapere quanti animali hanno in questo momento da mantenere? Cliccate qui

Il sentiero dei 14 tornanti

Fino a qui la passeggiata è facile, piacevole e affollata.
Ora solo i più preparati andranno avanti, solo chi veramente è venuto fin qui per ammirare lo spettacolare Creux du Van.

Scherzi a parte, questo sentiero a quanto pare è molto famoso, ed è un percorso a zig-zag con ben 14 tornanti.
Separa Los Oeillons dalla Creux du Van con i suoi 2.15km, un dislivello in salita di +360m e un’oretta di escursione nel bosco.
Infatti scherzavo prima, non è difficile e nemmeno faticoso ma un pochino noioso e vi farà sudare 7 camice per l’umidità!
Abbiamo visto bambini dai 5 ai 10 anni circa salire tagliando il sentiero per i boschi, 😛 sembravano delle piccole scimmie.

LA CREUX DU VAN

Sul confine tra i Cantoni di Neuchâtel e Vaud si trova la Creux du Van.
Prima i ghiacciai e poi i torrenti hanno scavato e causato questa formazione rocciosa mozzafiato.
Noterete che, anche se siete ad un’altitudine relativamente bassa, sarete circondati da una tipologia di foresta artico-alpina, forse per questo vedrete camosci, stambecchi, marmotte e se siete fortunati anche la lince.
L’area si estende su 25 chilometri quadrati ed è una riserva naturale, ancora più interessante è la sorgente della Fontaine Froide, la cui acqua è di quattro gradi Celsius tutto l’anno.

Rimanendo con i piedi per terra, 🙂 dopo il 14esimo tornante arriverete ad un punto panoramico bellissimo:

Ci fermiamo per un qualche scatto ma tutti gli escursionisti lasciati indietro, ci stavano raggiungendo e scappiamo verso la cresta, per poter ammirare meglio il paesaggio.

Da questo punto in avanti, anche i cani più bravi ed ubbidienti devono essere presi al guinzaglio.
In una giornata tranquilla, ci saranno stambecchi a pochi metri da voi.

Arrivati alla Pertuis de Bise (dove inizia il muro a secco che costeggia tutta la Creux du Van) ho notato che la folla era aumentata e che guardando verso Le Soliat (un punto ristoro lì vicino) un parcheggio per auto e camper è a disposizione di chi più pigro.

In quel preciso momento, abbiamo deciso di trovarci un angolino tranquillo per mangiare un panino veloce, e scappare a valle prima della pioggia.

Dopo pranzo abbiamo costeggiato tutto il canyon fino al punto geografico 1427, da lì siamo entrati nel bosco per poi prendere il sentiero che scende ripido a valle.
Questo pezzo è molto scivoloso, prestate attenzione!

Arrivati in fondo, vediamo un cartello con scritto: Sentier du Single (parola dialettale che sta per sanglier = cinghiale).
Sentiero molto ripido ma non pericoloso o almeno… se dovesse piovere, meglio aggrapparsi agli alberi. 😛

L’immagine qui sotto non rende l’idea ne sulle condizioni del sentiero e nemmeno sulla ripidità ma vi posso assicurare che un paio di scivolate le ho fatte. 😀

La nostra via ora continua per la Fontaine Froide (c’è una fontana a vostra disposizione e confermo che l’acqua è fredda) e per il Restaurant Ferme Robert.

Le gole Saut de Brot e la via verso la stazione di Champ-du-Moulin

Se fossimo partiti prima la mattina, saremmo arrivati a piedi fino alle Gorges de l’Areuse, a quanto pare sono bellissime!
Ci siamo accontentati però di vedere il Saut de Brot, delle piccole gole con un ponte romano molto particolare.
Mi ricorda molto il Ticino 🙂

Il lungo fiume fino a Champ-du-Mulin e pianeggiante e rilassante.
Arrivati ad un gruppetto di case adibite a museo all’aperto, ci siamo fermati a mangiare un gelato.
Ero tentata a prendere il gusto “fee vert” solo per il nome, ma quando ho scoperto che la fata verde è assenzio, ho rinunciato.
Parlando con il venditore di gelati, mi ha detto che la regione è molto famosa per l’assenzio e sono ottimi produttori.
Non amo molto i superalcolici ma se mai lo assaggerete, fatemi sapere! 😀

La nostra avventura finisce con doppio sorbetto al mandarino alla stazione di Champ-du-Mulin, pronti per ritornare all’automobile lasciata a Bôle e felici di una giornata trascorsa in compagnia, con dei paesaggi mozzafiato e qualche nuvola scaccia sole.

Vi lascio qualche fotografia scattata durante la giornata proprio qui sotto ma prima, come sempre, vi auguro un milione di avventure all’aria aperta <3

Un abbraccio a tutti voi da
Stephanie, Argo e Naìra
(accompagnati sa Simone, Sam, Mikyo e Hatsu)

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Insieme ai miei due fedeli amici a quattro zampe, Argo & Naìra, giriamo il Canton Ticino e la Svizzera alla ricerca di bellissime avventure da vivere insieme e condividerle con voi.

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