
Clicca qui per aprire la cartina su Svizzera Mobile
Data dell’escursione | 10.-11.02.2022 |
Tipologia | Lineare |
Tempistiche con pause | Salita: ca. 03h00 Discesa: 01h40 Senza pausa totale ca. 04h10 |
Lunghezza | ca. 12km |
Dislivello | + 835m / – 835m |
Mezzi di trasporto | A Brugnasco non arriva l’AutoPostale, la fermata più è ad Altanca (ca. 25 minuti a piedi). Dovrete arrivare alla stazione di Ambrì Piotta e prendere l’AutoPostale 116 per Altanca. Da Altanca il sentiero per il Föisc in inverno è sconsigliatissimo, meglio prendere la strada che vi porta a Brugnasco. Fate solo attenzione che potrebbe essere ghiacciata e dura circa 30 minuti a piedi. |
Posteggio | Clicca qui per aprire Google Maps ATTENZIONE, Brugnasco in inverno è raggiungibile via Airolo-Madrano. Non passate da Altanca! La strada tra Altanca e Brugnano non viene pulita dalla neve e potrete trovare ghiaccio. |
Bambini | In inverno meglio di no, non c’è acqua corrente e diventa tutto più complicato. |
Acqua | Una fontana con acqua corrente presente a Rütan da Ce. Per il resto del tragitto non c’è acqua. |
Informazioni utili | 1. In Föisc non c’è acqua corrente. Dovete prenderla voi oppure acquistarla in Capanna (500ml, CHF 4.-) 2. La via è semplice ma prendete le racchette, zona Piano dei Sciüch c’è sempre tanta neve. |
Cani in Capanna | Si, i cani al Rifugio Föisc sono i benvenuti <3 Prima di andare via, pulire bene il pavimento da peli e sporcizia. MAI far salire il cane sui letti (e vale per tutti i cani piccoli e grandi). Portare con sé coperta, cibo, ciotola e tutto l’occorrente per farlo star bene. |

IL RIFUGIO FÖISC, LA VAL PIORA E LE ZONE DI TRANQUILLITÀ
Vi dirò la verità, non mi ha mai particolarmente ispirato salire al Föisc.
Le foto estive del Rifugio non destavano la mia curiosità ed avendo visto la Val Piora dal Pizzo Taneda, avevo già nel mio bagaglio di avventure ciò che mi bastava per essere felice.
C’è però da dire che, se alcuni rifugi in estate non sanno di niente, in inverno cambiano totalmente faccia.
Uno di questi a parer mio è il Rifugio Föisc, dove in inverno il manto bianco lo trasforma in qualcosa di magico!
Il panorama da lassù, sulla Val Piora e Val Leventina, regna sovrano.
Un luogo dove poter ammirare tutte le bellezze che la vallata può offrire. Vedrete come il paesaggio muta, i laghi ghiacciati e la neve che ricopre Cadagno, la Capanna, l’Alpetto al Tom, ecc ecc.
Se sarete fortunati, Gipeto e Aquila faranno capolino da dietro il Pian Alto, Camoghè e Pizzo Tom.

Noi siamo stati fortunatissimi, siamo riusciti a scorgere sopra il Pian Alto una maestosa Aquila che volava beatamente prima del calar del sole <3
Parliamo brevemente invece delle zone di tranquillità.
Sono zone da rispettare per la salvaguardia della fauna selvatica in inverno.
Se guardate bene il print screen della cartina di Svizzera Mobile, noterete una macchia gialla.
Questa macchina significa:
Zona di tranquillità: Föisc, nr. 38.00
Stato della protezione: raccomandata (quindi non obbligatoria)
Periodo di protezione: 24.12 – 31.03
Ulteriori informazioni: Si raccomanda di rimanere sui sentieri/itinerari indicati sul piano (quelli verdi)
Questo perchè? Onde evitare di spaventare, stancare, disturbare la fauna selvatica che in inverno abbassa le proprie energie corporee per poter sopravvivere.
Queste zone potete trovarle nella cartina invernale di Svizzera Mobile e attivarla quindi così:
– Cliccare su INVERNO
– Scendere e cliccare sul + NATURA | PAESAGGIO
– cliccare su ZONE DI TRANQUILLITÀ



BRUGNASCO -> RIFUGIO FÖISC
I gentilissimi Signori che hanno la cascina vicino al Piano dei Sciüch spianano la strada fino a casa loro con la motoslitta e poco oltre quindi la farò molto breve questa volta, è talmente evidente che se vi perdete è solo perché i camosci vi hanno distratto!
Paritamo da Brugnasco, piccolo paesino dell’Alta Leventina situato a 1’380 sopra il livello del mare, dove annualmente abitano ca. 20 persone.
Lasciamo l’automobile proprio in paese, vicino alla buca delle lettere gialla della Posta. Non sembra un posteggio ma lo è 🙂
Camminiamo verso nord per circa 200 metri fino ad arrivare ad una stalla, a fianco parte una strada sterrata.
È quella la nostra via verso Föisc!

Se è una giornata soleggiata, spogliatevi dei vestiti pesanti immediatamente perché vi assicuro che dopo i primi 100 metri… lo farete comunque!
Il sentiero inizia subito con una bella salita ed i raggi del sole provvederanno a riscaldarvi.
Andando avanti, arrivati al fienile (sulla vostra destra) passategli dietro e occhio al bivio, dovrete andare a sinistra!

Da qui raggiungerete in poco tempo Rütan da Ce, dove vi aspettano tante belle cascine, il filo della corrente elettrica decorato per Natale ed una fontana con acqua gelida 😀



Il sentiero da qui via si fa molto più in piano, e all’ombra.
Vestitevi e proseguiamo all’interno del Bosco di Rütan.
Le nostre ciasplole sono ancora attaccate allo zaino, è talmente bella e spianata la via che non sprofondiamo.
Piano piano iniziamo a vedere la Valle Canaria, bellissima in estate ma mai visitata in inverno.
Anche se molto soleggiata non sembra regalare vie percorribili e prive di pericolo, anzi, solo a guardarla si può notare il suo carattere burbero con poche ma presenti slavine scese fino all’Alpe Pontino.
Voi ci siete già stati?

Arrivati a Ce di Fuori, andiamo a destra ed il sentiero in falso piano ci accompagnerà fino ad una cascina bellissima e curatissima.
Insomma, arriviamo dai gentili Signori che spianano la via!
Davanti alla cascina è perfetto per fare una piccola sosta, di 10 minuti, per qualche scatto, bere un tè caldo ed ammirare il paesaggio.
Dietro la cascina continua il sentiero, lo vediamo dal palo in legno con scritte in rosso tutte le destinazioni.
Da poco più sopra la via non è più tracciata dalla motoslitta, se ha appena nevicato dovrete farvi voi strada.
Fino al Piano dei Sciüch arrivate facilmente, dopo dovrete passare un piccolo tratto di bosco per poi salire verso la Bocchetta e se volete, fare una bella Vertical fino al Rifugio 😀

Riguardo alla Vertical: attenzione!
Controllate il manto nevoso, se notate che è polveroso (ma grosso) quasi bagnato, mettete le gamasce, fuori i bastoni da trekking e iniziamo la salita.
Perchè vi dico questo? Semplicemente perchè nemmeno le racchette tengono su un mando nevoso simile, si scivola!
Se proprio fate fatica salite a spazzaneve e incastrate il bastone sotto la racchetta. Io sono caduta due volte nella neve e scivolata per due metri, che noia risalire 😀

Che sudata!
Ma arrivati in capanna abbiamo tolto le racchette, cambiato i vestiti e goduto del caldo sole invernale seduti sul tavolo fuori.
Che sensazione MERAVIGLIOSA!
COME FUNZIONA IL RIFUGIO FÖISC?
In tanti me l’avete chiesto sui social media, infatti sulla nostra pagina Facebook ho pubblicato una piccola guida.
Ma per non farvi cliccare sulla pagina Facebook se non volete, eccovi qualche dritta:
- Prima di tutto, entriamo nel rifugio e arieggiamo, accendiamo la stufa e mettiamo sopra la stufa un pentolone con dentro neve
- La stufa in Föisc è semplice: prima mettiamo un coccio di legno grande e poi copriamo con legnetti piccoli, un accendi fuoco è essenziale e curiamo che la legna si bruci adeguatamente. Quando inizia a bruciare, giriamo la manovella sul cerchio con bordo, chiudiamo la griglia e lo sportellino. Continuando a inserire legna per almeno un’oretta, lasciamo la manovella sul cerchio con bordo.
Quando la stufa si sarà riscaldata, giriamo la manovella sul cerchio pieno e lasciamo che la legna si bruci più lentamente.
Attenzione, questa stufa caccia caldissimo, smettete di caricarla 2 ore prima di andare a dormire se no vi sveglierete nella notte come me ad aprire tutto! - Ci mettiamo le Crocs per stare all’interno e qual ora abbiamo bisogno del bagno, solo pipì!
Non c’è lo sciacquone quindi prendete il misurino nel corridoio e riempite con acqua + antighiaccio e buttate nel gabinetto gabinetto, senza esagerare! - Il lavandino non ha acqua corrente, noi per lavare i piatti facciamo così:
Con la neve sciolta bollente riempiamo il lavandino, neve sciolta fredda invece nella bacinella blu.
Nel lavandino vanno le cose da lavare (quindi aggiungiamo poco sapone per i piatti) e nella bacinella blu si risciacqua.
Scegliete la neve più pulita per fare questo lavoro. - Noi i fornelli a gas non li abbiamo utilizzati, in sé non sono necessari se caricate bene la stufa.
Ricordatevi solo di chiuderlo quando andate a dormire! Se lo riaccendete la mattina chiudete la bombola prima di uscire. - La camera dispone di 6 letti e piumoni. Potete utilizzarli ma fateli arieggiare prima… Noi portiamo sempre il nostro sacco a pelo e utilizziamo un nostro pullover come copricuscino.
- La dispensa è per fornita di utensili, hanno scorte di acqua, bibite dolci, birra, zucchero e sale. Il resto può scarseggiare ed è meglio munirsi del proprio cibo. Hanno anche lo Caquelon per la fondue <3
- Quando arriva il buio, all’entrata trovate i pulsanti per attivare l’energia cumulata dai pannelli solari.
Schiacciate il bottoncino on/off, accendete le luci. Quando andate via schiacciatelo nuovamente e fate il test luci per vedere se avete spento la batteria. - Quando andate via, lasciate il posto PULITO.
Scopa per terra, pulizia lavandino, piatti, ecc. Mi raccomando, fatelo trovare agli altri come voi vorreste trovarlo voi!

PIZZOCCHERI PER CENA?
Noi, anche senz’acqua corrente e con solo la stufa a legna siamo riusciti a cucinare un bel piattino di Pizzoccheri per 2 persone.
Volete sapere come?
Innanzitutto portate con voi nello zaino:
– 3 litri d’acqua
– 200gr di pizzoccheri
– 150gr di patate
– 150gr di formaggio Casera (noi ne abbiamo messi 200gr.)
– mezza verza piccola
– 1 spicchio d’aglio
– salvia (chiediamo scusa ai tradizionalisti ma la salvia ci piace tantissimo)
Procedimento:
– Scaldare bene la stufa e far bollire i 3 litri d’acqua che avete portato da casa, salarla leggermente
– Nel frattempo tagliare la verza, formaggio, patate e aglio
– Quando l’acqua bolle buttare le patate, dopo 5 minuti aggiungere la pasta e dopo 10 la verza
– Quando tutto è cotto scolare nel lavandino (ecco magari riempitelo di acqua pulita dopo aver cucinato, oppure scolate dentro un altro catino pulito)
– rimettere tutto in padella, aggiungere formaggio, aglio e salvia tritata
– una spruzzatina di pepe ed il gioco è fatto
Per lavare il tutto e bene dal formaggio?
Neve sciolta bollente 🙂

LANCIO UN APPELLO IMPORTANTE!
Avete voglia di investire CHF 10.- per un nuovo mazzo di carte da UNO per il Rifugio?
Hanno queste carte al momento ma sono scandalosissime!
Non ci sono nemmeno i +4 ma solo i +1.




ALBA / TRAMONTO
Dal Rifugio Föisc sia l’alba che il tramonto sono qualcosa di spettacolare!
Vedrete benissimo entrambi. Nelle fotografie sopra vedete il tramonto, l’alba purtroppo non c’è stata, nevicava :’-(
Scaricate l’applicazione PEAK FINDER
Con questa magnifica applicazione oltre a vedere i nomi delle cime che vi circondano, potrete vedere ESATTAMENTE dove sorge e tramonta il sole, nonché l’orario. L’immagine qui sotto è un esempio.


COSA PORTARE NELLO ZAINO?
Di certo non voglio farvi portare mezza casa nello zaino ma vi lascio una piccola checklist delle cose secondo me e Simone sono più importanti:
Accendi fuoco in paglia (o quelli che ritenete più efficaci) potrebbero non esserci
Accendino
Candele
Acqua potabile per cucinare (se necessaria)
Caricatore telefono (ci sono 3 prese)
Ricambio intimo e vestiti tecnici
Salviettine per pulirsi (non c’è doccia)
Sacco a pelo
Kit medico con il necessario: Brioschi e Imodium se siete persone sensibili di pancia
Bustine per un tè caldo
Ingredienti per cucinare la cena
Pane e ingredienti a vostra scelta per la colazione
Se avete cani: coperte, ciotole per acqua e cibo a sufficienza (noi per la loro acqua abbiamo fatto sciogliere la neve)

Il giorno dopo siamo rientrati dallo stesso sentiero, con neve in Rifugio e bel tempo dal Piano dei Sciüch in avanti.
È stata una bellissima serata e consiglio a chi più avventuriero di provare una notte in Föisc, non ve ne pentirete.
Spero che questo articolo, anche se lungo, vi sia piaciuto!
Alla prossima avventura amici,
un abbraccio da Stephanie, Simone, Argo & Naìra